Lungo la fiumara Brummaria, che scorre in una gola vicino all’abitato di Drapia, sorgono una serie di mulini che arrivano a costeggiare la perla del Tirreno. Di quelli presenti nel territorio di Drapia sono apprezzabili due in particolare. Il primo dei mulini, quello De Rito è ad un solo livello, in pietra granitica locale con volta a botte costruita in conci di pietra parzialmente squadrata disposta a coltello. Particolare è la “saitta” a forma di tronco conico, che differisce da tutti gli altri presenti nella zona a tal punto da rendere la costruzione peculiare come tipologia. Oltre al locale per la molitura, ne troviamo un altro destinato al ricovero dell’asino. Risalente probabilmente al periodo medioevale, subì vari interventi di ristrutturazione nel ‘700 e nel ‘800. Attualmente il mulino giace in pessime condizioni ed è inagibile.
Salendo verso il colle, a poche centinaia di metri dal mulino appena descritto, immettendosi per una stretta stradina, incontriamo il mulino Loiacono risalente allo stesso periodo di quello De Rito che da qualche anno è stato rimesso in funzione per fini didattici e turistici dai proprietari. L’edificio suddetto, come il precedente, è costruito su un solo livello in pietra granitica locale e ha una copertura a volta a botte, in conci di pietra disposti a coltello.