La nuova chiesa Parrocchiale dedicata a S. Acindino martire, progettata dall’architetto tropeano Vincenzo Carone, è stata edificata tra il 2013 e il 2014 e sorge sul medesimo luogo dove sorgeva un precedente edificio di culto costruito tra il 1935 e il 1957 (del quale la nuova chiesa conserva in parte l’impianto planimetrico e volumetrico) che è stato demolito nel 2011 per il depauperamento strutturale del medesimo. Al suo interno si conservano alcune pregevoli opere che provengono sia dalla vecchia chiesa parrocchiale che sorgeva nel cuore del centro storico, sia dalla chiesa demolita di recente e anche altre recentemente commissionate a vari artisti contemporanei. Tra esse si segnalano: il tabernacolo napoletano (XVIII sec.); un crocifisso ligneo (XVII sec.); una tela del 1724 attribuita a Giuseppe Grimaldi e raffigurante la Vergine del Carmelo tra gli angeli e i Santi Acindino e compagni (a sinistra) e San Carlo Borromeo (a destra); una scultura lignea della beata Vergine del SS. Rosario attribuita allo scultore tropeano Domenico De Lorenzo (XVIII sec.); una scultura lignea rappresentante il Santo Martire Acindino di Corrado Runggaldier di Ortisei (Bolzano – 1969); una copia della Sacra Famiglia di Raffaello conservata al Louvre del tropeano Pietro Chiapparo (1888), un quadro raffigurante il battesimo di Gesù dell’artista ucraino Yuriy Kuku (2015) e le tre opere realizzate dall’artista monterossese Giuseppe Farina nel 2014: l’ambone in marmo, il candelabro bronzeo porta cero pasquale e il crocifisso bronzeo posto sull’altare maggiore. Oltre alle opere già menzionate, va segnalato inoltre lo splendido presepe napoletano realizzato nel 2014 dal maestro napoletano Domenico Di Palo, coadiuvato dal maestro carditese Gennaro D’Ambrosio, abbellito con pastori napoletani del XIX secolo e del XXI degli artisti Carmine D’Ambrosio, Gennaro D’ambrosio e Antonio Del Prete.